Novembre 2 2020 La Respirazione Orale nei bambini: come correggerla?

La Respirazione Orale nei bambini: come correggerla?

Ti sei mai chiesto se il tuo bambino respira con la bocca?
 
Capita spesso di vedere il proprio figlio addormentarsi e respirare con la bocca aperta ed il naso chiuso. Questo modo di respirare, decisamente anti-fisiologico, in alcuni casi si presenta anche durante le ore diurne e non solo in quelle notturne.
Il genitore ha un ruolo fondamentale nel riconoscere la modalità di respirazione del proprio figlio e nel segnalarla al pediatra, all’otorino o al dentista, così da sottoporre il bambino a controlli specifici da parte di questi professionisti.
 
Respirare bene dal naso è fondamentale perché le cavità nasali sono dotate di un pavimento mucoso rivestito da ciglia che hanno la funzione di filtrare l’aria e trattenere tutte le impurità che, altrimenti, verrebbero inalate mentre respiriamo.
 
Inoltre, l’aria che passa attraverso il naso, entra anche nei seni paranasali( seni frontali, mascellari, sfenoidali ed etmoidali) con i quali sono in stretta comunicazione. Qui l’aria viene ulteriormente purificata e, al tempo stesso, riscaldata così da arrivare pulita e a temperatura perfetta nei polmoni. 
 
La bocca, invece, rappresenta l'apertura esterna delle vie aeree inferiori e la sua cavità, essendo più corta di quella nasale e non avendo un rivestimento mucoso, non sottopone l'aria che vi entra allo stesso processo di purificazione e riscaldamento.
 
Cosa può comportare nel bambino la respirazione orale?
 
La respirazione orale, ovvero la respirazione attraverso la bocca, oltre a non filtrare l'aria che entra dentro il nostro organismo, può essere la causa principale di malformazioni scheletriche e dentali, che si possono instaurare tra i 6 e gli 8 anni.  È una problematica apparentemente superflua, ma che la si può annoverare tra le "cattive abitudini" dell’infanzia, esattamente come addormentarsi con il biberon o portare il ciuccio dopo i 2 anni.

Il modo in cui un bambino respira può influenzare sia la forma che le funzioni della struttura cranio-facciale e respiratoria, causando l'insorgere di alterazioni di vario genere:

 

  • Palato stretto e/o palato ogivale che possono causare una grave carenza di spazio per l’eruzione dei denti definitivi dell’arcata superiore (in particolare per i canini) 
  • Morso incrociato, che indica la condizione per cui l’arcata mascellare superiore è più stretta della mandibola e i denti dell’arcata inferiore, di conseguenza, si trovano più all’esterno o da un lato o da entrambi, rispetto a quelli dell’arcata superiore. Se non si interviene tempestivamente, la mandibola, per trovare un incastro, può andare incontro ad una crescita asimmetrica, dando origine ad una deviazione mandibolare. 

 

A parte influenzare lo sviluppo della bocca e le ossa mascellari, la respirazione orale è anche correlata con l’insorgenza di alcune problematiche di carattere generale: 

 

  • Sonno meno riposante e maggior russamento. Una respirazione notturna incorretta compromette i livelli di ossigeno nel sangue, mantiene il sistema nervoso simpatico attivo, tramite un’aumentata secrezione di adrenalina e impedisce il corretto riposo del cervello e degli altri organi. Non soltanto la quantità di ore che dedichiamo al riposo notturno, ma anche la qualità del sonno permettono una sana crescita del bambino. Un sonno disturbato dalla respirazione orale ha chiare ripercussioni sulla propria stanchezza fisica e, secondo alcuni studi, può provocare addirittura deficit di attenzione e iperattività.In casi più estremi, si parla anche di apnea notturna. Un chiaro allarme di questa sindrome è se il bambino russa abitualmente. In questo caso si parla di chiusura delle vie aeree superiori e di una vera e propria interruzione della respirazione. Può variare dai 10 secondi ad un minuto circa e ripetersi anche più volte, durante la notte.
  • Rischio per i polmoni e maggior probabilità di sviluppare allergie. La respirazione orale implica l’entrata nelle vie aeree e nei polmoni di aria secca, fredda e non filtrata dalle impurità, dagli allergeni e dai microrganismi veicolati dall’aria. 
  • Ossido Nitrico: resistenza e forza. Produciamo il 25 % del nostro Ossido Nitrico nei seni nasali, mentre respiriamo attraverso il naso. Tale molecola è fondamentale per la resistenza atletica e la forza, per la regolazione della pressione arteriosa e della circolazione sanguigna, per mantenere alta la qualità del sonno e per la memoria.

 

Ma quali sono le cause di questa “cattiva abitudine”?
 
Essendo la respirazione nasale la via fisiologica per introdurre aria nei polmoni, la causa di questa respirazione errata è, indubbiamente, da ricollegare all’ostruzione delle vie respiratorie superiori, specialmente a livello di naso e faringe. 
 
Responsabili di questa ostruzione sono, spesso, le adenoidi o i turbinati nasali ipertrofici, a causa di raffreddori o allergie ricorrenti.
 
Come bisogna intervenire per trattare la respirazione orale?
 
Dall’età di 4-5 anni è opportuno far visitare il bambino da un otorinolangoiatra o da un dentista. Entrambi gli specialisti saranno in grado di riconoscere i segni di una respirazione non fisiologica.
 
Una volta identificata dal dentista o dall’otorino la presenza di un’eventuale ostruzione respiratoria, si dovrà procedere alla rimozione di essa, in modo tale da poter permettere al bambino di respirare correttamente dal naso. Nel caso di allergie, sarà sempre l’otorino o un allergologo a prescrivere la corretta cura, per evitare continui raffreddori e ostruzioni nasali.
 
In combinazione al trattamento dell’otorino, l’ortodontista può intraprendere un trattamento ortodontico intercettivo che prevede l’utilizzo di apparecchi specifici (espansori palatali) per allargare il palato e quindi la base delle vie aeree (il palato è la base delle cavità nasali, infatti). In questo modo, il passaggio dell’aria verrà facilitato notevolmente.
 
Infine, altro trattamento spesso usato dai pediatri è quello dei lavaggi nasali. Economico e semplice da eseguire (lo si fa 2 volte al giorno in modo autonomo a casa propria), è un metodo molto efficace per purificare e liberare le cavità nasali. Questa terapia utilizza una soluzione salina che viene “spruzzata” a pressione lieve dentro le narici del bambino, permettendo il lavaggio dei turbinati nasali. Deve essere, comunque, un pediatra, un otorino o un dentista ad esporre al genitore come eseguire correttamente questa utile pratica quotidiana. Sottoporre il bambino ad una semplice visita, da piccolo, può migliorare la qualità della sua vita e della sua crescita,  dando non poco valore aggiunto al suo benessere emotivo e sociale.
 
Il sorriso e la respirazione di tuo figlio sono una tua responsabilità.

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